Matrimonio: il primato dei riti civili rispetto a quelli religiosi

Matrimonio rito civile e religioso

matrimonioLe statistiche sui matrimoni: civili vs religiosi

In questo articolo vorremmo snocciolarvi qualche dato storico circa il n° di matrimoni degli ultimi 2 anni, ossia dal 2018 ad oggi.

Nel 2018 sono stati celebrati in Italia 195.778 matrimoni, circa 4.500 in più rispetto all’anno precedente (+2,3%). Prosegue il trend di sposarsi sempre più tardi: attualmente gli sposi al primo matrimonio hanno in media 33,7 anni e le spose 31,5.

Matrimonio: i riti civili superano quelli religiosi. I dati alla mano

Sino a qualche anno fa era impensabile che i matrimoni con rito civile superassero quelli con i riti tradizionali sin tanto che nel 2018, per la prima volta nella storia, i matrimoni con rito civile hanno superato quelli con rito religioso e oggi rappresentano il 50,1% del totale delle unioni, a fronte del 49,5% dell’anno precedente, ossia del 2017 (dati ISTAT).

Le prime nozze però si confermano con il rito religioso

Il “sorpasso”, emerge dai numeri, non è ancora scattato per quanto riguarda le prime nozze, ossia per chi si sposa per la prima volta, dove l’altare batte ancora saldamente la cerimonia in Comune, ma si registra comunque se si guarda il totale delle persone che si sono unite in matrimonio.

La crescita del rito civile è trainata dall’aumento delle seconde nozze, passando dal 13,8% del 2008, al 19,9% nel 2018 e dalle unioni in cui almeno uno degli sposi è straniero, passate dal 15% del 2008 al 17,3% del 2018.

Un dato molto curioso è che mentre nelle regioni del Nord la quota di matrimoni con rito civile è del 63,9%, in quelle del Sud si attesta a meno della metà (30,4%). Sappiamo che i legami tradizionali sono certamente più al Sud.

Matrimonio: le unioni civili

Divario anche per il numero di unioni civili (in vigore in Italia dal 5 giugno ’16) dove netta sembra essere la prevalenza di coppie di uomini (64,2%) e più marcata la concentrazione nel Nord (37,2%) a fronte di dati sensibilmente più bassi al Sud (8,6%) e nelle Isole (5,5%).

Ciò dimostra che nonostante si dica o ci siano voci di sfiducia verso i matrimoni, il trend, dati alla mano, è completamente diverso.

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